E. Picone nel 1990 ad Otranto |
Il 7 Maggio di vent’anni fa ci lasciava, o come avrebbe preferito lui, raggiungeva l’Oriente Eterno, Efisio Picone, pioniere siracusano di tante battaglie urbanistiche in difesa del centro storico.
Nato nel 1945, sin da ragazzo mostrò chiaramente la sua indole associativa e divulgativa, fondando e animando il giornalino del liceo classico “Il GARGALLinaccio”.
Poco più che ventenne, come non pensare così al tipo di contributo offerto dai suoi coetanei di oggi, avviò una strenue battaglia per la salvaguardia di Ortigia contro ogni tipo di speculazione edilizia, allora ampiamente tollerata da gran parte dell’opinione pubblica. Un suo articolo pubblicato sul settimanale La Domenica, nell’Agosto 1969, dal titolo “Giochi di prestigiazione” rimane ancora oggi, non solo un eccellente esempio di scrittura ma soprattutto una delle più clamorose denunce sulle tematiche urbanistiche ed ambientali del tempo.
Poco più che ventenne, come non pensare così al tipo di contributo offerto dai suoi coetanei di oggi, avviò una strenue battaglia per la salvaguardia di Ortigia contro ogni tipo di speculazione edilizia, allora ampiamente tollerata da gran parte dell’opinione pubblica. Un suo articolo pubblicato sul settimanale La Domenica, nell’Agosto 1969, dal titolo “Giochi di prestigiazione” rimane ancora oggi, non solo un eccellente esempio di scrittura ma soprattutto una delle più clamorose denunce sulle tematiche urbanistiche ed ambientali del tempo.
E. Picone con Bernabò Brea |
Dalle sue battaglie in difesa del territorio nacque senza dubbio la sua sfrenata passione per l’archeologia, che lo portò, dalla fine degli anni sessanta e per oltre un decennio, a collaborare attivamente con la sovrintendenza archeologica di Siracusa, in numerose campagne di scavo e in stretta sinergia con il sovrintendente del tempo, il grande archeologo, Luigi Bernabò Brea.
E. Picone con S.L. Agnello |
Negli stessi anni collaborò anche con la pontificia commissione di archeologia sacra e con i professori Giuseppe e Santi Luigi Agnello, in ricerche condotte nelle catacombe di Santa Lucia e San Giovanni a Siracusa.
La copertina di "Ruspe e vecchi palazzi" |
Ancora negli anni Settanta nacquero su suo impulso, numerose iniziative culturali; il Centro siciliano d’iniziative archeologiche, l’associazione culturale Luigi Einaudi, e diverse iniziative editoriali tra cui “Ruspe e vecchi palazzi” pubblicato nel 1974, vero e proprio pamphlet polemico dall’emblematico sottotitolo “Polemica per il centro storico”.
Queste il fulminante incipit:
"Si dice comunemente che al peggio non c’è fine; questo ancora è vero.
Leggevo la notizia sui giornali locali, alcuni giorni or sono; con apposita ordinanza è stata ingiunta la demolizione di un vecchio e cadente edificio in via del Consiglio Reginale, all’angolo con Corte degli Avolio.
Detto edificio vecchio lo è senza dubbio, pare anzi che la sua costruzione sia antecedente al terremoto del 1693 e forse, proprio per questo, c’è qualche maligno che lo definisce “antico”.
Controcittà nr 6 del 2 Ottobre 1976 |
Ulteriore iniziativa d’avanguardia, in campo divulgativo, fu il settimanale “Controcittà”, edito nel 1976. A leggere, ancora oggi, i contenuti di “Controcittà”, ed il titolo la diceva già tutta sullo stile editoriale, non si può che rimare ammirati dal tono tagliente dei suoi contenuti politici o dalla lungimiranza di alcune battaglie per la difesa del territorio.
Nel 1979 pubblicò un breve saggio sul Castello Maniace e sulle fortificazioni spagnole di Siracusa, ristampato nel 1995 su iniziativa del Rotary club di Siracusa.
Dopo oltre un ventennio di battaglie in difesa del centro storico della sua città, il conseguimento della laurea in archeologia coronò anche il sogno di un riconoscimento in ambito accademico del suo lavoro.
Dal 1985 collaborò in qualità di archeologo con la cattedra di topografia antica dell’Università di Catania, e con le sovrintendenze di Agrigento e della Puglia, per poi a metà anni ‘90 ritornare a collaborare con quella siracusana.
A vent’anni dalla morte, il nostro affettuoso ricordo valga quale sincero ringraziamento, seppur tardivo, della sua opera !
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