lunedì 20 giugno 2016


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lunedì 13 giugno 2016

Orientarsi con il telefonino (3)


Vediamo ora quattro tra le più famose apps GPS per Android; naturalmente potete trovarne tante altre, anche per iPhone e WinPhone. Vi consiglio di provarle, molte sono tra l’altro gratuite, e poi scegliere quella che preferite. Se avete sufficientemente spazio di memoria, potete pure installarne più di una; infatti magari, preferite l’una o l’altra a secondo delle funzioni che offrono. Però il mio consiglio, soprattutto se siete dei principianti, è installarne una sola, impararla ad usare bene e poi in seguito si vedrà!



OruxMaps E’ l’applicazione che personalmente utilizzo di più. Completamente gratuita, molto ricca di funzioni e menù, aggiornata frequentemente. E’ molto ben fatta e rende il vostro smartphone molto simile a un vero GPS portatile per outdoor. Consente di caricare una traccia per seguirla, registrarne una nuova, memorizzare i waypoint, registrare tutti i parametri del vostro percorso (velocità, pendenza, calorie consumate, … etc), visualizzare una bussola elettronica e tante altre funzioni.

Inoltre ha la possibilità di usare mappe off-line e anche di poterle creare e modificare. Essendo una delle più famose, potete trovare su Internet, oltre al suo sito ufficiale, tanti tutorial e anche tante risorse utili come mappe e tracciati, anche fatti da altri, già pronti da scaricare.

Se vogliamo, il suo unico difetto è quello di essere un po’ troppo ricca di funzioni e di opzioni (molte sono utili in casi molto rari), quindi il suo uso non è proprio intuitivo e il suo apprendimento non è facile e richiede un po’ di tempo e di impegno. Ma alla fine sarete sicuramente ricompensati !



Locus Map E’ un’ app che esiste sia nella versione gratuita “LocusMap” sia nella versione a pagamento “Pro” con molte funzioni in più e comunque ad un costo molto basso per quello che offre. Ha una serie di opzioni che la rendono utile in molte situazioni, anche per andare in vacanza o per gli spostamenti in auto. Le funzioni di tracking sono davvero degne di nota e possono anche essere condivise su Internet tramite la funzione Live Tracking. Naturalmente consente di operare con mappe off-line, anzi è anche presente uno “store” da cui si possono scaricare ad un prezzo ragionevole moltissime mappe aggiornate per vari utilizzi. La sua organizzazione in moduli è molto comoda: si possono visualizzare o nascondere le diverse funzioni, personalizzandola a proprio piacimento. Da questo punto di vista, il suo uso è più semplice rispetto a OruxMaps.

Molto curata anche la gestione dei POI (Point of Interest) ovvero quei punti che sono di vostro interesse (rifugio, rudere, grotta, rifornimento, … etc) e che volete registrare sulla mappa per ritrovarli quando vi servono; sono disponibili tante icone con grafica diversa che vi permettono di distinguerli ed evidenziarli meglio.
Locus Pro è un’applicazione stabile, ma può essere rallentata per alcuni tempi di caricamento nella gestione delle mappe. Anche il consumo di batteria è piuttosto elevato per una app di questo genere.


AlpineQuest Tanto per rendere l’idea quest’app viene presentata come “Un GPS perfetto per avventurieri”. Ed effettivamente è un’applicazione GPS con mappe topografiche progettate avendo in mente le esigenze di chi pratica sport all’aria aperta, come il climbing, il trekking, la caccia, la vela, …etc. E’ presente una bussola integrata che visualizza anche informazioni sulla vostra posizione mostrandovi le coordinate con le informazioni riguardanti altitudine e latitudine. Questi dati possono essere esportati verso altre applicazioni o condivisi tramite Internet.

AlpineQuest GPS offre un enorme elenco di statistiche che vi mostreranno, ad esempio, le distanze coperte, l’altezza massima che è stata raggiunta, la durata di ogni escursione, .. etc. La sua interfaccia è semplice e molto confortevole con un’aspetto grafico classico, non troppo “tecno”, che la rende anche piacevole.

Anche questa app, come la precedente è disponibile in due versioni: AlpineQuest GPS Hiking (Lite) che è gratuita, AlpineQuest Escursioni GPS a pagamento. In pratica l’unica differenza tra le due è che quella a pagamento ha un supporto di mappe più esteso grazie anche alla possibilità di poter accedere ad un catalogo mappe di una sua community. Ma in ogni caso anche la versione Lite supporta il salvataggio di mappe off-line.
L’unico limite di entrambi le versioni è che i formati mappa supportati sono solo due (.aqm e .qct) non molto diffusi, quindi molte mappe disponibili in altri formati più comuni (geoTiff, GPX, … etc) non si possono usare.

OsmAnd Questa app è quella che risulta più simile a Google Maps, con la differenza che può funzionare anche senza Internet (con mappe off-line) e si basa sulle mappe di OSM da cui il nome (Openstreetmap Android). OsmAnd è stata pensata principalmente per l’orientamento cittadino e stradale, diciamo come i più diffusi navigatori per automobili; tuttavia ha delle buone funzioni anche per gli utenti che fanno trekking o seguono percorsi fuoristrada tortuosi, spesso non disponibili sulle mappe di altri sistemi di navigazione ma accessibili qui grazie ai dati inseriti dai volontari (che è lo spirito di OSM!). Anzi per coloro che sono anche “contributors” di OSM, cioè utenti registrati che contribuiscono al suo aggiornamento, c’è anche la comodità che tramite OsmAnd si ha la possibilità di trasferire i rilievi fatti sul campo direttamente in OSM.

Tra le sue funzionalità troviamo: navigazione completamente off-line, download di qualsiasi mappa (continente, paese, regione), punti di interesse, mappe satellitari e percorsi fuoristrada. In particolare tramite dei plugin si ha la possibilità anche di avere delle mappe con curve di livello e l’ombreggiature dei rilievi (che rende un bel effetto 3D) e anche carte nautiche. Esiste sia la versione gratuita che la versione a pagamento (OsmAnd Plus) che però ha un costo veramente irrisorio; questa ha in più altre funzionalità opzionali come: la registrazione del percorso GPX in locale (sul dispositivo) o attraverso un servizio online e la visualizzazione dell’altitudine e della velocità.

Nino Formica

lunedì 6 giugno 2016

Orientarsi con il telefonino è possibile ? (2)


Quali sono dunque le caratteristiche tecniche consigliate per uno smartphone da utilizzare per orientarci durante le nostre escursioni ? La prima cosa da attenzionare è la qualità del GPS integrato. Abbiamo già detto che tutti gli attuali smartphone sono dotati di un chip GPS + antenna integrata; nelle impostazioni del vostro telefonino trovate sicuramente la  funzione per attivarlo e disattivarlo.
  


Però non hanno tutti le stesse prestazioni. Nelle recensioni di smartphone si parla generalmente anche di questo; potete cercare sul web il vostro modello+marca e vedere cosa scrivono sulle prestazioni del GPS. 



Ma qual’è la funzione del ricevitore GPS? Non scendiamo in dettagli tecnici, il discorso è abbastanza lungo e complesso; diciamo semplicemente che esso deve rilevare il segnale dei satelliti del sistema GPS che orbitano intorno alla Terra e grazie a questi darci la nostra posizione (cioè quella del telefonino) sul terreno.
Per capire se questo avviene in modo efficace ci sono diverse apps che verificano appunto il funzionamento del GPS; io per Android vi consiglio GPS test. In pratica questa app vi segnala quanti satelliti state agganciando, con quale livello di segnale e di conseguenza la precisione con cui viene rilevata la posizione (in feet o in metri, potete scegliere). Quanto più questo avviene velocemente e quanto più è grande la precisione (distanza piccola) e tanto più è buono il vostro GPS. Tutto questo dopo che è stata raggiunta la condizione “3D fix” stabile.


Un’ avvertimento: la prima volta che fate questo test, esso impiegherà più tempo (perché il sistema registra le posizioni dei satelliti: le effemeridi), ma le volte successive dovrebbe essere più veloce. Inoltre queste prove vanno fatte all’aperto (no dentro casa !) e in un posto dove la volta del cielo è ben visibile senza ostacoli. Per esempio se siete in una strada stretta circondata da palazzi, la difficoltà di rilevare il segnale dei satelliti è maggiore.
Ah dimenticavo ! Un’altra precisazione importante: il funzionamento del GPS del vostro telefonino non c’entra nulla col segnale della rete cellulare, per capirci con le “tacche” che vi vengono segnalate. E infatti il GPS funziona anche se siete in una zona non coperta da segnale GSM; questo è molto utile perché appunto, se il GPS funziona bene e avete già le mappe precaricate (ne parliamo più avanti) potete usarlo dovunque per le vostre escursioni, anche se non vi funzionano le chiamate telefoniche e Internet.




L’altra qualità importante che deve avere il vostro smartphone è una buona durata della batteria. Beh, il motivo lo capite da soli; se siete in giro senza possibilità di ricaricare e il cellulare vi si scarica, siete in panne (ecco perché spesso, io comunque una cartina tradizionale di scorta me la porto sempre!). Tenete conto di una cosa: quando il GPS è acceso il vostro cellulare consuma di più. Quindi per risparmiare la carica, se per esempio consultate una mappa ma non vi serve sapere dove siete di continuo (come quando si deve registrare una traccia) potete accendere il GPS solo all’evenienza. Diciamo che è bene che il vostro smartphone abbia un’autonomia di almeno 4-5 ore sempre accesso e comunque almeno per il tempo che pensate di restare fuori. Oppure dotatevi di una batteria esterna di riserva (power bank).

Anche la memoria interna del cellulare è importante; chiaramente mi riferisco allo spazio libero che vi rimane. I motivi sono principalmente due. Il primo è che queste app che simulano un GPS cartografico, di per se usano la memoria per registrare dati mentre le usate; per esempio: le vostre tracce (tracks), i punti di posizione (waypoints) e tante altre informazioni come: velocità, direzione, pendenza, … etc. Il secondo è che se volete precaricarvi delle mappe off-line (vedremo tra un po’ a cosa serve) queste richiedono abbastanza spazio, tanto più quanto più è estesa la regione che coprono ed il livello di dettaglio (o la scala). Quindi se avete poca memoria e il vostro telefonino lo consente, aggiungeteci un altro modulino SD di memoria.


Una dimensione dello schermo abbastanza grande è un elemento non essenziale, ma comunque utile. Se dovete visualizzare delle cartine e avete uno schermo piccolo, impazzite! D’altra parte neanche esagerare conviene, perché altrimenti avete un cellulare troppo ingombrante e che consuma anche di più. Diciamo che una dimensione ottimale è di 5”-5,3”. E’ importante anche che lo schermo abbia una buona risoluzione (per la nitidezza dell’immagine) e un buon contrasto anche in piena luce del sole; può essere utile anche applicare una pellicola antiriflesso.

Per finire con le caratteristiche dello smartphone, sarebbe meglio che esso fosse il più possibile impermeabile; non tanto all’immersione (caratteristiche che ancora possiedono pochissimo modelli) ma almeno alla pioggia e alla forte umidità in cui potete incappare facilmente quando siete all’aperto o in una zona con una fitta vegetazione.

Un problema che non c’entra con le caratteristiche tecniche dello smartphone, ma che è bene esaminare ora (prima di parlare delle apps che vi segnaliamo) è quello delle mappe o cartine se preferite. Infatti dato che stiamo parlando di GPS cartografici, senza le mappe digitali che coprono la zona che vi interessa e con un scala ed informazioni cartografiche sufficienti per quello che vi serve, non potete fare nulla!


Ora, da questo punto di vista, le diverse apps vi consentono di collegarvi, tramite Internet, a dei provider di mappe gratuite (come per esempio Openstreetmap o MapQuest e a volte anche a Google Maps) o a dei cosiddetti map-server che pubblicano cartine tramite il servizio WMS (Web Map Service). Questi ultimi di solito sono forniti da enti nazionali come il PCN per l’ Italia (Portale Cartografico Nazionale) o enti regionali come per esempio il SITR della Regione Sicilia.

Ogni app ha sempre un menù che vi permette di scegliere da un elenco di mappe, quella che preferite, e alcune anche la possibilità di configurare un collegamento WMS ad un map-server. Ma queste mappe caricate tramite Internet (dette on-line) hanno due grossi limiti:
1. richiedono appunto che siate in una zona con una buona copertura del segnale-dati (se il collegamento c’è ma è lento, vedrete le mappe apparire a pezzettini molto lentamente);
2. può essere che esse non soddisfino le vostre esigenze, cioè non coprono la zona geografica che vi serve o sono troppo generiche (per es. manca la sentieristica) o con una scala troppo piccola (poco dettagliate).

A proposito di scala, vi dico subito che il per trekking e comunque altre attività outdoor (MTB,, caccia, hiking, geocaching, … etc) quella minima accettabile è 1:25.000. Io quando posso, uso carte anche con scala più grande (maggiori dettagli) come la 1:10.000.

Per questo motivo, tenuto conto che facilmente potrà succedervi di trovarvi in zone senza la copertura Internet (o con segnale molto debole), è molto importante che l’app che scegliete abbia anche la possibilità di salvare mappe off-line, ovvero nella memoria del telefonino. Cosa vuol dire? Vuol dire che prima di andare “per boschi”, quando siete ancora comodamente a casa vostra e con il collegamento Internet funzionante, vi cercate le cartine che vi servono (o pezzi di cartine) ve le scaricate e poi le salvate nel vostro cellulare.

In alcuni casi è l’app GPS stessa che vi consente queste operazioni di salvataggio e di editing (ritaglio, unione, … etc) delle mappe; in altri casi potete farlo con appositi programmi sul PC (uno famoso è OziExplorer) o anche con sistemi GIS come QGIS (per chi è più avvezzo con questi SW) e poi trasferirle e salvarle sul telefonino. Il modo di gestire le mappe off-line e i formati dei file supportati (Tiff, GPX, KML, … etc) cambia da app ad app e quindi qui non possiamo scendere nei dettagli di come si fa.
Ma ripeto, l’importante è comunque che l’app che scegliete supporti le mappe off-line.